La compagine rossonera conquista due argenti e due bronzi nel terzo giorno dei Campionati nazionali universitari
Domenica 19 maggio – Una domenica densa di soddisfazioni per i cussini a caccia di medaglie a L’Aquila. Due gli argenti conquistati dai rossoneri: il primo arriva dalle ragazze della staffetta 4X400, da sempre una garanzia per il Cus Parma, il secondo dalla squadra di Judo. E sempre dal tatami (ma questa volta è frutto dell’impegno individuale) arriva il bronzo di Anna Conforti. Un’altra grande performance è stata quella di Agata Gremi che ha scagliato il martello dominando la competizione e conquistando il terzo gradino del podio. Quattro medaglie che si vanno ad aggiungere al bronzo di Francesco Salvadori, conquistato sabato nella disciplina della lotta libera.
IL REPORT DEL WEEKEND:
Sin chiude il primo week end di gare ai CNU de L’Aquila, un fine settimana in cui gli atleti del CUS Parma non hanno lesinato impegno e determinazione, ma che si è chiuso con un bottino magro rispetto alle aspettative e alla tradizione. E’ brutto riassumere con soli freddi numeri questo impegno, ma questo è lo sport, e da qui occorre partire.
La prima medaglia è per certi versi una medaglia storica: il bronzo conquistato da Francesco Salvadori nella lotta, categoria 80 kg, è infatti la rima dopo gli anni d’oro di questa disciplina a Parma. Sconfitto dalla tds n. 1 nel rimo turno, il ligure è stato però ripescato e ha vinto la sfida per il bronzo, con un combattimento davvero intenso. Bravo!
Dai tatami, dopo una prima giornata dedicata ai combattimenti maschili in cui il solo Donnino Rastelli è arrivato a giocarsi la medaglia di bronzo, senza purtroppo riuscire a conquistarla, le prime soddisfazioni sono arrivate dal torneo femminile. Anna Conforti, pur con qualche rammarico, ha saputo stringere i denti nel momento opportuno, e alla fine è riuscita a mettersi al collo la medaglia di bronzo nella categoria -52kg. Niente da fare invece per Camilla Rasori. Nell’ultima gara in programma, riscatto invece dei ragazzi capaci di arrivare fino all’argento nella gara a squadre. Rastelli, Mazzotti, Dolci, Gendusa, Riccardi, RamoscaJ e Haja hanno dapprima superato CUS Verona, quindi CUS Camerino in una bella semifinale, conclusasi per 3 a 2. La finalissima vedeva i nostri atleti impegnati contro CUS Milano: sotto per 0-2, Ramoscaj e Donino pareggiavano i conti. Mazzotti gettava il cuore oltre l’ostacolo nel 5° e decisivo incontro. Recuperava la svantaggio e portava l’avversario al golden point, ma perdeva dopo un’epica e bellissima battaglia, seguita con il fiato sospeso da tutto il palazzetto. Onore ai vincitori, ma onore anche ai nostri ragazzi, che confermano la tradizione CUS Parma in questa specialità e in questa gara in maniera particolare. Nel taekwondo, specialità forme, buone prestazioni per Vincenzo Arcuri e Chiara Bonvicini, che però non sono mai stati in corsa per le medaglie.
L’attenzione si è quindi spostata sulla pista d’atletica, dove la numerosa spedizione aveva in realtà non tantissime occasioni di medaglia. Pur in un contesto climatico difficile, è dapprima arrivata la medaglia di bronzo per Agata Gremi nel lancio del martello: imprendibili le prime due avversarie, agata è stata brava a mantenersi sulle sue misure (54,05 mt) e a portare a casa una medaglia importantissima. 6a nella stessa gara Giulia Rossetti. Nell’ultima gara in calendario, splendida impresa per Lucia Quaglieri, Matilde Avanzini, Alice Branchi e Emma De Gennaro, che nella staffetta 4×400 riuscivano dietro all’imprendibile CUS Milano a fare una gara orgogliosa e di qualità, riuscendo a mettersi al collo una medaglia d’argento pesantissima.
Peccato per i quarti posti della rientrante Desola Oki nei 1010hs, di Maria Bertolini nel giavellotto e di Lucia Quaglieri nel peso. Tra gli uomini, da segnalare l’8° posto della staffetta 4×400 maschile (Simonini, Arena, Gambuzza e Palladini). Peccato per quache concomitanza di gare internazionali, che hanno impedito a qualche big di portare acqua al mulino CUS Parma.
Nel pugilato, stesso destino per i due atleti in gara del CUS Parma: la grintosissima Camilla Canonichini era sfortunatissima nel sorteggio, ed affrontava la militare Papa, mettendola in difficoltà pur nella sconfitta. La vittoria della stessa Papa nel torneo da un lato gratifica Camilla, ma dall’altro la fa ulteriormente rammaricare per una medaglia che era alla sua portata, e che solo la sfortuna le ha impedito di raggiungere.
Carini Filippo nella categoria -81 kg si arrendeva invece nei quarti contro il romano Di Caprio, subito sconfitto poi nel turno successivo. Per lui bella esperienza in un contesto molto qualificato.