Iniziati i corsi di formazione per allenatori, dirigenti e dipendenti per riconoscere i casi a rischio
Nominato responsabile del progetto Matteo de Sensi
Parma, 23 ottobre – Un servizio super partes, protetto e non giudicante, per accogliere chiunque abbia subito abusi e discriminazioni dentro o fuori la pratica sportiva. Ecco in cosa consiste il Safeguarding, il nuovo strumento voluto dal Coni per contrastare il sommerso in un ambito delicatissimo: quello delle violenze interpersonali, ma degli episodi di vessazione, sia commessi di persona, sia attraverso strumenti online (parliamo del cosiddetto Cyberbullismo). <Il Cus Parma si è subito attivato, ‘traducendo’ la nuova normativa vigente in realtà – spiega Iacopo Tadonio, il numero uno del Centro Universitario Sportivo – : abbiamo infatti individuato un responsabile del servizio di Safeguarding, ma non solo: abbiamo dato vita a un vero e proprio calendario di incontri di formazione per fornire ai nostri allenatori e dirigenti gli strumenti per la corretta gestione del problema, abbiamo creato un network comunicativo sia interno al Cus, sia esteso alle Federazioni Nazionali ed abbiamo organizzato un percorso virtuoso per la gestione delle segnalazioni>. <L’obiettivo è quello di accogliere le segnalazioni da parte di ragazzi e famiglie che subiscono o hanno subito queste odiose prevaricazioni perché non rimangano sotto traccia e soprattutto perché non si verifichino mai più – prosegue Tadonio –. Ma la parola chiave rimane anche e soprattutto formazione, perché anche e soprattutto tramite la cultura del rispetto si può arginare un fenomeno purtroppo diffuso in ogni ambito della società, attività sportive comprese>. A ricoprire il ruolo di Safeguarding officer sarà Matteo de Sensi, nominato dal Consiglio direttivo del Cus, che, oltre ad essere un avvocato, è una figura storica all’interno del Centro Universitario Sportivo di Parma, oltre ad aver ricoperto il ruolo di presidente regionale della Fidal prima e di consigliere nazionale poi. <Abbiamo esteso i corsi di formazione a tutto il personale e i dipendenti Cus, proprio perché crediamo nel valore di queste iniziative, come dimostra la nostra adesione al progetto ‘Breaking the silence’ fondato dalla nostra consigliera Samantha Bernardi con Rugby Parma, in collaborazione con l’Arma dei carabinieri>. Oltre alla raccolta e analisi delle segnalazioni di abusi, e alla formazione del personale il safeguarding officer potrà effettuare ispezioni a sorpresa durante le attività, o avrà il compito di vigilare sull’operato della società stessa in maniera indipendente e autonoma. Chiaramente ha anche il dovere di confrontarsi, con il safeguarding federale e, di avvisare le forze dell’ordine. Il Responsabile può essere contattato per eventuali segnalazioni al seguente indirizzo e-mail: safeguarding@cusparma.it Si ricorda che vige l’obbligo della riservatezza nella gestione delle segnalazioni dal parte del Responsabile e quindi potrà essere garantito anche l’anonimato del soggetto segnalante.